Pino Grasso |
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| CITAZIONE (Quasar @ 15/5/2011, 02:19) La rete di satelliti esiste già e da tempo, dai vecchi ERS 1 ed ERS 2 ad Envisat fino a COSMO-SkyMed. Questo tipo di satelliti, essendo i sensori montati su di essi di tipo radar (SAR - Radar ad Apertura Sintetica), è in grado di operare in qualunque condizione meteorologica e di illuminazione (giorno o notte). L'Italia, avendo studiato e messo a punto le migliori tecniche di interferometria differenziale per l'elaborazione dei dati acquisiti da questi satelliti, rappresenta un punto di riferimento internazionale . Forse sarebbe necessario monitorare anche altro, come ad esempio i risultati di una azione di "strizzaggio" da parte delle forze tettoniche nell'area (radon, campi piezoelettrici, piccole variazioni locali nel campo magnetico ecc.). Non conosco nel dettaglio la "risoluzione" ottenibile dall'interferometria differenziale usata dai satelliti che citi ma, se fosse già in grado di apprezzare il centimetro nella distanza tra due punti a terra sarebbe fantastico.
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