CITAZIONE (Black dog @ 14/3/2011, 15:49)
CITAZIONE (Pino Grasso @ 13/3/2011, 19:38)
In che modo delle onde radio, anche di qualche megawatt, sparati nella ionosfera (cioè verso l'alto) in Alaska potrebbe provocare liberazioni di energia di 31 miliardi di tonnellate di tritolo in Giappone?
Dal min.6.37 in poi te lo spiega,se vuoi dargli un occhiata.La prima parte del video è piuttosto fantasiosa.
La mia è solo curiosità,ripeto;non sto dando x certo che sia la causa di niente.
https://www.youtube.com/watch?v=WL9Dzo2k0k...player_embeddedHo visto il video ma, il tizio racconta una marea di sciocchezze.
Sono un radioamatore, adesso silente perchè mi sono un po' stancato e trovo la rete molto più divertente ma, nel recente passato sono stato molto attivo, anche come autocostruttore di apparati e di antenne.
Le onde radio hanno una lunghezza d'onda, come la luce del resto.
La lunghezza dell'onda si calcola dalla distanza che c'è tra due creste o tra due ventri ed è abbastanza facile calcolarla sapendo che le onde radio si propagano a 300 milioni di metri al secondo.
Ad esempio, se il mio apparato emette 300 milioni di oscillazioni al secondo (300 megahertz) la distanza tra una cresta e l'altra è di UN metro (dopo un secondo la prima onda si trova a 300 milioni di metri di distanza ed in mezzo ci sono le altre onde, quindi basta dividere i 300 milioni di metri per il numero di onde che ci sono dentro).
Un oscillatore a 30 megahertz produce onde con lunghezza di 10 metri e via così.
Succede che, a seconda di quanto sono lunghe le onde, si comportano in modo diverso.
Più sono lunghe meno energia possiedono.
I fisici che contestavano Guglielmo Marconi avevano ragione nell'affermare che non si sarebbe potuta raggiungere l'America via radio perchè le onde elettromagnetiche, come la luce, vanno dritte e non curvano seguendo l'orizzonte perdendsi nello spazio.
E' vero per le onde ad alta energia ed alta frequenza ma, non è vero per le onde lunghe a bassa energia e bassa frequenza che, invece, quando la ionosfera è bella densa, vengono riflesse da essa e facendo molti rimbalzi tra superfice terrestre ed ionosfera, possono anche fare il giro del mondo.
All'epoca nessuno sapeva dell'esistenza della ionosfera.
Non è un caso se i radioamatori tengono sempre sotto controllo l'attività solare perchè quando la ionosfera è molto carica riflette bene e si riescono a fare collegamenti a grande distanza (l'america ad esempio o l'Australia) anche con soli 100 watt (in telegrafia).
Sulle frequenze alte invece (sui 144 megahertz ad esempio) non si riesce a superare l'orizzonte perchè quelle frequenze NON vengono riflesse dalla ionosfera, le onde vanno dritte e basta, la attraversano perdendosi nello spazio magari fino a Giove ma, non riescono a raggiungere qualcosa nascosto dietro l'orizzonte.
Questo per dire che, anche inviando megawatt o gigawatt ad alta frequenza nella ionosfera, quelle onde la attraversano e se ne vanno, forse eccitando un po' qualcuno degli elettroni in essa presenti.
Le antenne di cui stiamo discutendo sono state pensate e costruite per irradiare onde corte e non per onde lunghe (si vede dalle foto dato che la lunghezza dell'antenna, perchè possa irradiare, deve essere grande almeno la metà della lunghezza dell'onda che vuole irradiare).
Quindi, tutto quello che dice il tizio sono sciocchezze al quadrato