Il fisico italiano P.F. Biagi aveva avvisato il Giappone dell’imminenza di un sisma maggiore

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view post Posted on 5/4/2011, 10:47

Olimpo

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[size=7]Pier Franscesco Biagi aveva previsto il terremoto
e avvisato i giapponesi dieci giorni prima che questo si verificasse[/URL]



Il team scientifico del professor Pier Francesco Biagi dell’Università di Bari ripropone la sua teoria sui precursori sismici alla conferenza dell’assemblea generale dell’UNIONE Europea di Geoscienza che si tiene dal 3 all'8 Aprile a Vienna. (http://meetings.copernicus.org/egu2011/home.html)


Vi propongo una sommaria traduzione di questo video in cui si parla delle teoria del ricercatore italiano.




"Durante una sessione dedicata ai terremoti, Pier Franscesco Biagi , docente di fisica dell'università di Bari, presenterà la prova che i suoi colleghi giapponesi sapevano già dal 1 Marzo che un sisma maggiore avrebbe colpito il Giappone nei 10 giorni successivi. L'informazione era disponibile e l’avviso era stato emesso, ma non vi era una agenzia governativa capace di agire e affrontare il problema.

Il sisma che l'equipe di Biagi aveva predetto ha colpito con forza esattamente 10 giorni più tardi.
Il professor Biagi e la sua equipe di ricercatori lavorano da diversi anni allo studio del modo in cui i cambiamenti nelle basse e molto basse frequenze delle onde radio possono indicare delle zone di possible futura attività sismica.
Utilizzando il metodo che è stato sviluppato, Biagi afferma che si può prevedere con 10 giorni di anticipo e con l’80% di probabilità, che un sisma maggiore si produrrà in un raggio di 100km intorno al luogo indicato.

Analizzando i segnali radio inviati dai trasmettitori terrestri ricevuti dal satellite Demeter che è stato messo in orbita dall’agenzia spaziale francese per misurare la relazione tra le perturbazioni della ionosfera e gli eventi sismici, Biagi e la sua equipe hanno sorvegliato i cambiamenti in alta atmosfera a livello delle bande di frequenza nello spettro che va da 3 a 300 Khz .

Hanno così potuto sviluppare un metodo che permette di eliminare le perturbazioni provocate dalle diverse sorgenti naturali di “rumore radi” ( rumore di fondo?) e isolare l’ampiezza di base normale per una data regione, a partire della quale hanno potuto misurare i cambiamenti.
Negli ultimi anni, l’equipe di Biagi ha raccolto i dati nello spettro delle basse frequenze ambientali...

…Queste anomalie sono state confermate direttamente da eventi sismici maggiori….e provano che le predizioni dei terremoti è scientificamente plausibile….
Per Biagi questo lavoro indica che occorre perseguire la ricerca in questo senso e monitorare i segnali precursori dei sismi per prevedere le catastrofi imminenti e diramare le allerte.
E’ stato un segnale precursore di questo genere che è stao segnalato ai colleghi giapponesi il 1 Marzo e il Professor Biagi lo riporterà in dettaglio durante la sua relazione al congresso di Vienna.

In una discussione, oggi (3Marzo), con un rappresentante del movimento Larouche in Italia, Biagi ha dichiarato che se i Giapponesi avessero avuto un agenzia governativa attiva e con il potere di agire, con gli avvisi che la sua equipe gli avevano presentato, le vittime del sisma e dello tsunami avrebbero potuto essere evacuate e quindi salvate.
Non soltanto i circa 11 000 morti e 16 000 dispersi avrebbero potuto essere evitati con un evacuazione tranquilla e ordinata una settimana prima della catastrofe, ma avrebbe potuto essere evitata anche la catastrofe di Fukushima perché gli ingegneri avrebbero potuto chiudere i reattori e raffreddarli in modo sicuro con dieci giorni di tempo.

Non si sa se gli scienziati giapponesi hanno avvisato il governo che non ha fatto nulla…questi avvisi sono respinti dalla comunità scientifica a causa dell’imperante oligarchia che non accetta le ricerche del professor Biagi.
Ma la cosa più importante è che per coordinare un tale sforzo occorre un organizzazione internazionale di agenzie governative nazionali finanziate e dirette ad alto livello per ricercare e controllare gli indicatori conosciuti e provati che precedono i sismi e predisporre dei piani di evacuazione per i diversi luoghi allo scopo di prevenire i morti dovuti ai sismi, alle eruzioni vulcaniche e agli tsunami.

Il Professor Biagi ha dichiarato al "Der Standart": " Si sono fatti grandi progressi nella ricerca di indicatori di sismi.Abbiamo buoni parametri e diversi fenomeni che additano verso dei sismi a venire ma tutto questo è documentato soltanto in studi scientifici.. Non vi sono da nessuna parte organismi governativi che utilizzerebbero queste opzioni per prevedere i terremoti in modo conseguente. Questo non è il lavoro delle università ma quello delle agenzie di stato. Finora sono stati soltanto raccolti i dati ma se fosse possibile potremmo già fare delle previsioni”

Biagi ha detto che se fosse il direttore della Nasa e potesse decidere sui finanziamenti dei programmi di ricerca, inizierebbe da un programma selettivo di satelliti che costano ciascuno un milione di dollari, ma se lo confrontiamo al salvataggio di Wall street, sono ben poca cosa.
Ma non vi è un finanziamento statale per questo, e come detto da Biagi i governi preferiscono finanziare altri programmi come l’accoppiamento degli orsi polari.
Biagi stesso ha dovuto finanziare le sue ricerche con un prestito personale. In Giappone la situazione è simile".

A cura di 2formulauno
Fonte Helios

Curriculum scientifico del professor Biagi
www.diagnosticabeniculturali.uniba.it/docenti/biagi.html

Ma anche per il terremoto dell'Abruzzo era stata segnalata un anomalia presismica..


Sisma 6 aprile, i rilevatori della grotta Amare lo avevano previsto
Di Nicola Facciolini


Terremoto di L’Aquila 2009: anomalia radio pre-sismica scoperta nel laboratorio naturale sotterraneo della grotta Amare dal team scientifico del professor Pier Francesco Biagi dell’Università di Bari e dai ricercatori dell’Università Tor Vergata di Roma. Pietra miliare per l’attività previsionale sui precursori sismici. Prof. Pier Francesco Biagi: “Il grafico mostra chiaramente il defocusing del segnale radio MCO (Monte Carlo) nel periodo 31 Marzo-1° Aprile 2009 registrato dal ricevitore in funzione all'ingresso della grotta Amare, situata nel versante meridionale del Gran Sasso d’Italia, distante appena 13 chilometri dall’epicentro del sisma: la rete va estesa e incrementata”. A dicembre il lavoro del prof. Biagi (Chairman) verrà illustrato a San Francisco (California, Usa) insieme ad altri 19 contributi scientifici, nel corso un convegno internazionale. Il “network” elettromagnetico del Prof. Biagi, la prima rete europea coordinata per questi studi, ora va potenziato alla luce del Report del G10 dei sismologi di L’Aquila sui Natural Laboratories. Se gli studi del prof. Biagi saranno confermati dalla comunità scientifica internazionale, allora ... Segue www.abruzzo24ore.tv/news/Sisma-6-ap...visto/13050.htm

Edited by Tarn - 24/5/2012, 21:24
 
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Black dog
view post Posted on 6/4/2011, 15:31




CITAZIONE (2formulauno @ 5/4/2011, 11:47) 
Analizzando i segnali radio inviati dai trasmettitori terrestri ricevuti dal satellite Demeter che è stato messo in orbita dall’agenzia spaziale francese per misurare la relazione tra le perturbazioni della ionosfera e gli eventi sismici, Biagi e la sua equipe hanno sorvegliato i cambiamenti in alta atmosfera a livello delle bande di frequenza nello spettro che va da 3 a 300 Khz .


In una discussione, oggi (3Marzo), con un rappresentante del movimento Larouche in Italia, Biagi ha dichiarato che se i Giapponesi avessero avuto un agenzia governativa attiva e con il potere di agire, con gli avvisi che la sua equipe gli avevano presentato, le vittime del sisma e dello tsunami avrebbero potuto essere evacuate e quindi salvate.
Non soltanto i circa 11 000 morti e 16 000 dispersi avrebbero potuto essere evitati con un evacuazione tranquilla e ordinata una settimana prima della catastrofe, ma avrebbe potuto essere evitata anche la catastrofe di Fukushima perché gli ingegneri avrebbero potuto chiudere i reattori e raffreddarli in modo sicuro con dieci giorni di tempo.

E poi la gente viene a parlare di 'complottismo' quando poi c'è chi studia e dimostra con i gli sforzi e i fatti certi argomenti;menomale che ci sono loro,colti,istruiti,provvisti di titoli ma con buon senso e mente aperta anche.... tutti gli altri sono solo numeri ,con i loro titoli buoni solo da appendere alle pareti.
 
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Quasar
view post Posted on 6/4/2011, 22:35




Io mi chiedo perché quando si ricerca su google il nome di questi professoroni ultraintervistati, non conosciuti dagli addetti ai lavori, non esca mai, tra i primi risultati, un riferimento ad una pubblicazione scientifica?!!! Qual è il vero impact factor del loro lavoro? Di cosa si occupano, solo di previsioni a posteriori??!! Ho buoni motivi per credere che a Vienna sarà preso a "coppetielli" dietro la testa(*).

(*) modo di dire per indicare una contestazione vivace.
 
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Black dog
view post Posted on 6/4/2011, 22:54




Ma sei una persecuzione tu ..... ovunque ci siano notizie riguardo a morti e catastrofi spunti fuori!
Ma non hai visto il link con il suo curriculum scusa?150 pubblicazioni scientifiche ... e non può dire la sua su un argomento del genere?
 
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Quasar
view post Posted on 6/4/2011, 23:05




QUOTE (Black dog @ 6/4/2011, 23:54) 
Ma sei una persecuzione tu ..... ovunque ci siano notizie riguardo a morti e catastrofi spunti fuori!
Ma non hai visto il link con il suo curriculum scusa?150 pubblicazioni scientifiche ... e non può dire la sua su un argomento del genere?



Sarà che il suo curriculum non mi ha impressionato molto, sono abituata a vivere una quotidianità di più alto livello :o: :lol: . O forse sarà che tutti nomi che mi passano per la mente, alcuni dei quali in questo momento sono a Vienna, producono come risultati riferimenti a pubblicazioni scientifiche :P .
 
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view post Posted on 11/4/2011, 13:03

Olimpo

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Non è ancora disponibile la relazione completa ma qui vi è un estratto della relazione del professor Biagi
http://meetingorganizer.copernicus.org/EGU2011/session/6660

E qui i programma della sessione da lui presieduta
http://meetingorganizer.copernicus.org/EGU..._programme/6660

Cercherò poi il video della sua relazione che dovrebbe essere presente nel sito


 
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the pekkie
view post Posted on 12/4/2011, 17:31




Chissa il perche queste cose escono fuori sempre dopo la catastrofe e mai prima... <_<
 
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view post Posted on 16/4/2011, 12:44

Olimpo

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Una riflessione dal sito di Lindon LaRouche sulle conclusioni dell' assemblea di Vienna rispetto ai precursori dei terremoti. Anche se non è citato, si parla anche di Pier Francesco Biagi e delle sue teorie

CITAZIONE
Assemblea generale dell'EGU a Vienna: battaglia per una rivoluzione scientifica

15 aprile 2011 (MoviSol) - Se i principali cardiologi del mondo si trovassero di fronte a nuove prove sperimentali raccolte dagli specialisti del sangue, che mostrassero chiari segni del fatto che cambiamenti nella composizione del sangue abbiano un impatto sul ritmo e sulla regolarità del battito cardiaco, e dovessero denunciare gli specialisti con velenoso disprezzo, ciò apparirebbe sicuramente assurdo. Purtuttavia, questo è il trattamento che subiscono gli scienziati quando presentano risultati conclusivi su precursori sismici chiaramente riconoscibili, da uno a dieci giorno in anticipo prima del terremoto.

Benché relegati in un angolo remoto dell'Austria Center di Vienna, gli scienziati riuniti all'Assemblea Generale della European Geosciences Union e provenienti da Austria, Francia, Italia, Giappone, Polonia, Russia, l'Ucraina e gli Stati Uniti hanno presentato risultati di diversi anni di osservazioni di disturbi elettromagnetici e termici collegati a fenomeni sismici nell'atmosfera, nella ionosfera e nel campo magnetico della terra. I più comuni sono le onde radio di frequenza che va dal very low alle ultra-high, il contenuto elettronico totale, le fluttuazioni del plasma e i cambiamenti nel potenziale geomagnetico.

Data l'immensa minaccia all'umanità posta dall'aumento dei grandi eventi sismici (superiori all'8 della scala Richter), come pure l'atteso aumento di intensità e di frequenza di tali fenomeni in corrispondenza del picco ciclico di attività solare nel 2013 e oltre, il fatto che sia la comunità scientifica che i media non abbiano prestato seria attenzione a queste comunicazioni dimostra l'intento criminale dietro la soppressione della ricerca. L'EIR era l'unico media a seguire i lavori della sessione sui precursori e a intervistare gli scienziati presenti.

Per motivi di spazio, ci limitiamo a sottolineare tre aspetti.

1.Questi scienziati lavorano in un campo di ricerca relativamente nuovo, che si è sviluppato negli ultimi dieci anni, e si adoperano per espandere la ricerca attraverso i confini nazionali e le discipline scientifiche.
Ciononostante, essi sono soggetti a duri attacchi da parte dei "colleghi" sismologi. Essi perciò si trovano sotto pressione semplicemente per giustificare ogni finanziamento pubblico alla loro ricerca, nei rari casi in cui questo viene concesso.
Un gruppo che si considera investito di autorità quasi divina esercita il dominio politico sia sui mezzi finanziari che sulla politica dei governi riguardo alla previsione dei terremoti.

2.La maggior parte degli scienziati intervistati hanno sottolineato la necessità di istituzionalizzare e centralizzare a livello pubblico la ricerca sui precursori e sulla previsione dei terremoti, in modo che i dati raccolti siano disponibili per poter compiere valutazioni in tempo reale sul pericolo di terremoti. Sono state fatte proposte per un Sistema di Osservazione dei Terremoti mondiale (EQuOS) e per un Sistema Internazionale Globale di Osservazione Aerospaziale (IGMASS, vedi sotto).

3.Tutti gli scienziati hanno sottolineato l'importanza di quella che LaRouche ha battezzato "Operazione Keplero": l'osservazione e l'analisi di numerosi e diversi fenomeni elettromagnetici in parallelo. A loro avviso, non è abbastanza stabilire una semplice correlazione tra l'attività sismica e un fenomeno singolo (come si fa ad esempio nella climatologia). Come molti ci hanno riferito, "queste sono solo le statistiche; non conosciamo ancora la fisica di queste correlazioni".

www.movisol.org/11news068.htm

E un video dell' intervista al Prof. Sergey Pulinets, ricercatore dei precursori di terremoti presso l'Istituto di Geofisica Applicata e il centro per la sorveglianza della Ionosfera di Mosca




 
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